Alliance Sud è il centro di competenza per la cooperazione internazionale e la politica di sviluppo delle organizzazioni non governative Swissaid, Sacrificio Quaresimale, Helvetas, Caritas, Eper, Solidar Suisse e Terre des hommes. La Croce Rossa Svizzera, Brücke Le Pont, Biovision, Unité e Comundo sono membri associati. Dal 1971, Alliance Sud si impegna sul piano politico-economico e nei confronti dell’opinione pubblica per relazioni Nord-Sud eque e uno sviluppo sostenibile. Lo fa con il suo nome attuale dal 2005. La sede di Alliance Sud è a Berna.
Alliance Sud è indipendente dai partiti politici ed influenza la politica della Svizzera difendendo gli interessi delle popolazioni povere e svantaggiate nei paesi dell’emisfero Sud. È rappresentata nella Commissione consultativa per la cooperazione internazionale allo sviluppo e nella Commissione per la politica economica istituite dal Consiglio federale. Alliance Sud funge inoltre da segreteria del gruppo parlamentare multipartitico Cooperazione Internazionale e di quello della piattaforma delle ONG che raggruppa numerosi attori non governativi della cooperazione svizzera allo sviluppo. Ai giornalisti di tutte le regioni della Svizzera, mette a disposizione informazioni di fondo pertinenti.
A livello internazionale, Alliance Sud mantiene stretti contatti con organizzazioni non governative che condividono i suoi punti di vista, nei paesi industrializzati e in sviluppo. È stata in particolare membro fondatore del Tax Justice Network (Réseau International pour la justice fiscale) e partecipa attivamente all’organizzazione internazionale Global Alliance for Tax Justice. È membro della rete internazionale di ONG Climate Action Network e dell’European Network on Debt and Development – Eurodad (Réseau européen sur la dette et le développement) e mantiene scambi regolari con le sue reti partner Latindadd e Afrodad.
Strategia e obiettivi
Alliance Sud e la transizione giusta
Il mondo deve sostituire i combustibili fossili al più tardi entro il 2050, superare il modello dell’agricoltura industriale e proteggere gli ecosistemi che salvaguardano la vita. Entro il 2030 è necessario gettare le basi per questa transizione. Alliance Sud vuole una transizione giusta (just transition), il passaggio a un mondo in cui prevalga giustizia, equità, diversità e inclusione (JEDI: Justice, Equity, Diversity, Inclusion). Solo vincendo la povertà può avverarsi una transizione giusta.
Fortemente globalizzata a livello economico, la Svizzera ha un’influenza importante sulle condizioni quadro sociali, ecologiche ed economiche di altri Paesi, soprattutto dei più poveri. Alliance Sud si adopera affinché la Svizzera si fondi su principi compatibili con il mondo in cui viviamo e dia un contributo sostanziale alla giustizia globale.
La cooperazione internazionale e gli aiuti umanitari sono strumenti fondamentali in questo senso. Poiché l’aiuto umanitario può rispondere alle crisi, salvare vite umane e alleviare le sofferenze solo a breve termine, un mondo più stabile senza povertà, con meno disuguaglianze e con più pari opportunità di vita necessita anche di una forte cooperazione allo sviluppo. È quest’ultima che Alliance Sud chiede d’una sola voce. I mutamenti sociali si verificano spesso seguendo le leggi tettoniche: per molto tempo si accumulano tensioni che rimangono invisibili finché non prorompono d’improvviso, scaricando tutta la loro potenza. Alliance Sud contribuisce a creare tensioni ed è pronta a sfruttare gli shock che ne derivano.
Il lavoro analitico e politico che Alliance Sud svolgerà insieme a un numero crescente di membri nei prossimi anni si articola in tre grandi aree tematiche con molteplici intersezioni e interazioni: politica di sviluppo, clima e coerenza.
Politica di sviluppo
Alliance Sud si batte per un aumento delle spese svizzere per lo sviluppo. Tali spese non dovrebbero essere gonfiate sul piano statistico; non dovrebbero essere più conteggiati i costi dell’asilo o le dosi di vaccino dispensate nei rapporti della Svizzera sullo stato di raggiungimento dell’obiettivo ONU dello 0,7% del reddito nazionale lordo (2021: 0,51% cifre gonfiate, 0,48% cifre reali). Allo stesso tempo, Alliance Sud critica qualsiasi strumentalizzazione della cooperazione allo sviluppo (CS) per raggiungere altri obiettivi di politica estera o economica e sottolinea sistematicamente i legami tra la CS e le altre aree politiche (coerenza politica).
Per quanto concerne la concezione della CS svizzera a livello di contenuti, Alliance Sud intende raggiungere i seguenti obiettivi:
• I vari strumenti della CS della Svizzera sono complementari, ma perseguono una visione comune. Si orientano al mandato legale che è alla base della CS: «contribuisce in particolare ad aiutare le popolazioni nel bisogno e a lottare contro la povertà nel mondo, contribuisce a far rispettare i diritti umani e a promuovere la democrazia, ad assicurare la convivenza pacifica dei popoli nonché a salvaguardare le basi naturali della vita» (Costituzione federale, art. 54). Ciò richiede un’attenzione costante alle persone più povere e vulnerabili del mondo, in linea con il principio di «non lasciare indietro nessuno» dell’Agenda 2030, che vale anche per la cooperazione con il settore privato.
• La Svizzera si impegna a livello locale, nazionale e internazionale a favore di una società civile forte. Nell’ambito della cooperazione internazionale cerca sempre di collaborare con le organizzazioni locali della società civile, rafforzandole nell’attuazione delle loro priorità mediante finanziamenti diretti.
• L’immagine “tradizionale” della cooperazione allo sviluppo (parola chiave “white saviours”) è scomparsa dall’immaginario della popolazione svizzera e ha lasciato il posto a una concezione differenziata dello sviluppo. Grazie al loro posizionamento e alle loro alleanze con le organizzazioni del Sud globale, le ONG contribuiscono a una comprensione moderna dello sviluppo e alla credibilità a lungo termine della CS.
Clima e sviluppo
Alliance Sud si impegna sistematicamente a rendere la Svizzera più rispettosa del clima. Per Alliance Sud, la giustizia climatica è costituita da tre aspetti: in primo luogo, una rapida riduzione delle emissioni svizzere con chiare tappe intermedie; in secondo luogo, un finanziamento climatico in linea con la responsabilità storica e la ricchezza della Svizzera, con un sostegno e un risarcimento sostanziali ed efficaci per le persone più colpite dal cambiamento climatico nei Paesi più poveri. In terzo luogo, nessuna compensazione delle emissioni svizzere nei Paesi in via di sviluppo ed emergenti a spese dei più poveri (carbon colonialism).
Nel suo lavoro politico, Alliance Sud si batte per un aumento sostanziale del contributo della Svizzera al finanziamento climatico internazionale, pari ad almeno l’1% dell’obiettivo di finanziamento globale (oggi si tratterebbe di un miliardo di franchi all’anno). Inoltre, come richiesto dalla comunità internazionale, deve trattarsi di fondi aggiuntivi. Per quanto riguarda lo scambio di quote di emissioni, Alliance Sud si concentra sui progetti di compensazione problematici e segue quindi le attività svizzere in questo settore, evidenziando i problemi con casi di studio concreti.
L’eterna mancanza di coerenza
Mentre la Svizzera si situa complessivamente all’ottavo posto in termini di raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, in termini di impatti negativi su altri Paesi e soprattutto sui Paesi del Sud globale (i cosiddetti effetti di “spillover”), la Svizzera si colloca al settultimo posto. Questo pessimo rango è dovuto al ruolo della Svizzera come sede di multinazionali, potenza commerciale, piazza bancaria e finanziaria e paradiso fiscale. In altre parole, la politica economica, commerciale, finanziaria e fiscale della Svizzera non è coerente con gli obiettivi della politica estera, dei diritti umani e dello sviluppo. La ricerca di maggiore coerenza è e rimane dunque un ambito di lavoro centrale di Alliance Sud.
L’attuale politica di commercio e investimento della Svizzera limita il margine di manovra economico e sociale dei Paesi partner e rende loro impossibile adottare misure che i Paesi industriali hanno applicato o ancora applicano per il loro sviluppo. Alliance Sud chiede invece una politica di commercio che consenta rapporti economici e investimenti equi, sociali e sostenibili.
La Svizzera è tuttora un paradiso fiscale per imprese e super-ricchi. Nonostante la CS e gli investimenti privati, circola maggior denaro da Sud a Nord che non viceversa. Alliance Sud mostra la grande importanza che rivestono per i Paesi del Sud del mondo maggiori introiti fiscali. Inoltre sottolinea il ruolo dannoso della Svizzera, che può permettersi un regime di bassa imposizione a scapito dei più poveri, un regime che funziona soltanto perché il substrato fiscale viene eroso dal mondo intero.
Alliance Sud si adopera affinché mondo politico e opinione pubblica siano consapevoli del ruolo di punta che svolge la piazza finanziaria elvetica e del commercio di materie prime svizzero nella crisi climatica e del debito del Sud del mondo; inoltre lancia riforme politiche. Infine elabora un piano di trasformazione concreto che mostra come la Svizzera potrebbe contribuire a livello politico-finanziario a un Green New Deal globale e a come potrebbe sviluppare un nuovo modello economico compatibile con il pianeta nel suo insieme. Lo sguardo di Alliance Sud va dunque anche oltre l’orizzonte 2030.