L’ONU riconosce l’acqua come diritto umano

5.8.2010
Articoli di politica
Alla fine di luglio del 2010, l’Assemblea generale dell’ONU ha riconosciuto il diritto all’acqua come un diritto umano.

Alliance Sud s’impegna da lungo tempo per il riconoscimento del diritto all’acqua pulita come un diritto umano ed ha lanciato in Svizzera il Coordinamento “L’acqua come bene pubblico”. Accoglie dunque favorevolmente l’adozione della risoluzione dell’ONU nella quale si dichiara che “il diritto ad un’acqua potabile salubre e pulita è un diritto fondamentale, essenziale nel pieno esercizio del diritto alla vita e di tutti i diritti umani”.

Certamente, questa risoluzione non è giuridicamente vincolante ed il diritto all’acqua non è giudicabile, ma simbolicamente e politicamente ha una portata sicura. La risoluzione spinge “gli Stati e le organizzazioni internazionali a fornire un aiuto finanziario e tecnologico ai paesi in via di sviluppo per aumentare gli sforzi per fornire a tutti un’acqua di qualità, pulita ed accessibile, così come le installazioni sanitarie”.

Per applicare effettivamente il diritto all’acqua, ci vuole ora un secondo passo: una convenzione giuridicamente vincolante, che riconosca l’acqua come bene comune dell’umanità, che protegga la base vitale delle generazioni future e che fissi una giustizia distributiva. Ogni paese dovrebbe iscrivere inoltre, in una strategia nazionale dell’acqua, il modo nel quale intende applicare e proteggere il diritto all’acqua.
 
Secondo alcune stime dell’ONU, circa 884 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile pulita e 2.6 miliardi non ha toilette. 4000 bambini muoiono ogni giorno perché sono obbligati a bere acqua sporca.

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