Comunicato stampa di Alliance Sud, 7 luglio 2016
Dall’11 al 20 luglio Alliance Sud parteciperà, quale membro ufficiale della delegazione svizzera, al primo High Level Political Forum (HLPF) dall’adozione della nuova “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. In questo incontro di alto livello a New York, la Svizzera, con altri paesi, presenterà i suoi piani di attuazione per un futuro sostenibile. In un rapporto parallelo, Alliance Sud mostra che i piani presentati finora dal Consiglio federale non sono all’altezza della nuova agenda di sviluppo sostenibile.
La comunità internazionale si è fissata un obiettivo ambizioso per il 2030:"l’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile", adottata lo scorso autunno, prevede fra l’altro di debellare da qui allora la fame e la povertà; di non distruggere le risorse naturali, per il consumo e la produzione, oltre ai limiti sopportabili dal pianeta; e di far sì che il riscaldamento climatico non oltrepassi il limite critico di 2 gradi.
All’High Level Political Forum (HLPF) di quest’anno – il primo incontro ad alto livello degli Stati dall’adozione degli obiettivi iscritti nell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile –, il Consiglio federale vuole mostrare, con 21 altri Stati, come questi obiettivi di sviluppo globali sono attuati da e in Svizzera. L’approccio adottato finora riposa sulla strategia di sviluppo sostenibile (SSS 2016-2019) e sul messaggio sulla cooperazione internazionale (messaggio CI 2017-2020). Ma la politica non è all’altezza del carattere trasversale dell’Agenda 2030 e del cambio di paradigma che essa implica.
E’ soprattutto nel settore trasversale della politica interna e delle sue conseguenze sull’estero che mancano misure efficaci, in ambedue le strategie. Certo, anche il Consiglio federale riconosce delle lacune, ma ha l’intenzione di presentare un rapporto consistente solo nel 2018 – dopo aver fatto ulteriori analisi.
Nel suo contributo al rapporto parallelo (in tedesco) della rete di ONG «Social Watch», Alliance Sud critica soprattutto la mancanza di volontà politica di devolvere i mezzi necessari per realizzare le dovute misure, in Svizzera e all’estero. Sia dal punto di vista istituzionale che strategico, la Svizzera deve ancora equipaggiarsi per attuare efficacemente l’Agenda 2030.
E’ quindi ancora più importante che la voce della società civile svizzera sia inclusa attivamente nell’attuazione e nel processo di redazione del rapporto. Oltre a partecipare ai dibattiti multilaterali, Alliance Sud, rappresentata da Jürg Staudenmann, presenterà i punti di vista e le critiche della società civile svizzera a vari eventi paralleli.