Così lavorano oggi le organizzazioni di sviluppo

27.11.2017
Riassunto
Le associazioni scavano pozzi e costruiscono ponti... Questa immagine della cooperazione allo sviluppo è superata da tempo. Alliance Sud presenta il lavoro delle organizzazioni membre e partner. L’essenziale in breve.

I pareri sul senso della cooperazione allo sviluppo (CAS) divergono. È giunta l’ora di chiarire i malintesi. E di spiegare cosa fanno davvero oggi le organizzazioni di sviluppo.

Basi della cooperazione allo sviluppo (CAS) svizzera:

  • Nella Costituzione federale c’è scritto: La Confederazione contribuisce ad aiutare le popolazioni nel bisogno e a lottare contro la povertà nel mondo, contribuisce a far rispettare i diritti umani e a promuovere la democrazia, ad assicurare la convivenza pacifica dei popoli nonché a salvaguardare le basi naturali della vita.
  • La legge sull’aiuto allo sviluppo descrive gli obiettivi della CAS come segue: La cooperazione allo sviluppo appoggia gli sforzi dei Paesi in via di sviluppo per migliorare le condizioni di vita delle loro popolazioni. Essa deve contribuire a permettere a questi Paesi di accrescere il loro sviluppo con le proprie forze. Essa sostiene prioritariamente i Paesi in via di sviluppo, le regioni e i gruppi di popolazione più poveri

Cosa fa la CAS
La CAS fatta bene dà risultati concreti e misurabili – laddove è indirizzata. Esistono a tal fine comprovati strumenti scientifici che ne misurano l’impatto e che permettono di correggere rapidamente gli errori. La CAS non sostiene solo individui, famiglie e comunità, ma contribuisce anche a miglioramenti costanti che producono un cambiamento sistemico.

Quello che la CAS non può fare

La CAS non può salvare il mondo perché i mezzi le mancano. Rispetto ad altri settori della politica e dell’economia, i fondi di cui dispone sono decisamente inferiori. Storicamente, le disuguaglianze sono aumentate nel mondo e ultimamente sono cresciute notevolmente. Questo non è in contraddizione con il fatto che, proporzionalmente, mai così tante persone come oggi se la cavino meglio materialmente.

Cosa fa la buona CAS
La CAS ben concepita ha un impatto positivo. Contribuisce a rafforzare la fiducia delle persone nello sviluppo delle proprie capacità. Si rivolge e coinvolge i poveri, parte dai loro bisogni e rafforza la consapevolezza che ogni essere umano è in grado d’impegnarsi per le pari opportunità e per lottare contro vecchie strutture superate e dipendenze che potevano sembrare fatali.

Cosa non fa la buona CAS
La CAS non toglie ai governi dei paesi beneficiari la responsabilità di fare del loro meglio per i loro cittadini. L’aiuto economico, anche ai paesi più poveri, è quindi l’eccezione che conferma la regola e viene attuato solo in casi ben giustificati. La CAS non deve servire a ingrassare e favorire le relazioni economiche svizzere con Stati già avviati su un cammino di sviluppo promettente.

Chi attua la CAS?

Bisogna distinguere fra la CAS dei poteri pubblici e quella delle organizzazioni private. La CAS pubblica (DSC e Seco) dovrebbe concentrarsi sui paesi in via di sviluppo più poveri. Le organizzazioni private svolgono mandati per conto della Confederazione, ma realizzano soprattutto progetti in regia propria, finanziati attraverso le donazioni. Con questi progetti esse si impegnano anche per le persone più povere nei paesi emergenti.

Come è finanziata la CAS?
La CAS pubblica è parte della cooperazione internazionale (CI) della Confederazione. Nel 2016 la DSC e la Seco disponevano di un credito di2.5 miliardi. Le organizzazioni private hanno finanziato, tramite le donazioni, progetti propri per un ammontare di 520 milioni di franchi (dato del 2015).

Conclusione: Quelli per la cooperazione allo sviluppo sono soldi ben investiti

La CAS ben ponderata dalla A alla Z è redditizia per tutti. Offre alle persone dei paesi più sfavoriti delle prospettive a lungo termine, aiuta a identificare i conflitti in tempo e a disattivarli, propone delle alternative alla tentazione di cercare il proprio benessere con la migrazione. La CAS è l’espressione della solidarietà verso coloro che non hanno avuto la fortuna di nascere in un paese come la Svizzera. È il nostro contributo a un mondo migliore per tutti.

Indien Mumbay Slum Alliance Sud

Oggi la CAS svizzera si impegna in questi settori

Progetti efficaci della CAS fanno leva contemporaneamente su vari punti. Con un approccio non settoriale, la CAS svizzera si orienta verso i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, quali formulati nell’Agenda 2030 dell’ONU.

Eccone una selezione:

 Rafforzamento dei diritti politici e partecipazione della società civile

  • Nell’India centrale (Chhattisgarh e Orissa), un sistema di credito basato sullo sfruttamento tiene da generazioni la maggioranza dei contadini senza terra nella servitù per debiti. In 240 villaggi sono state costruite nuove casse di risparmio gestite dalle comunità (Sacrifico Quaresimale)
  • In Cambogia, dove l’accesso alla terra e all’acqua è fonte di conflitti, i comitati comunali, distrettuali e provinciali sono rafforzati e messi in rete per permettere di risolvere i conflitti pacificamente (EPER)

Promozione dell’agricoltura sostenibile – anche in una prospettiva di cambiamento climatico

  • Nell’Africa orientale, decine di migliaia di contadini beneficiano del Farmer Communication Programme, in cui si condivide e diffonde il sapere sulla qualità dei suoli, l’agro-ecologia, l’auto-organizzazione, la creazione di valore e l’adattamento al cambiamento climatico (Biovision)
  • Sugli altipiani dell’Equatore centrale, la gente soffre di malnutrizione, sovrasfruttamento del suolo e rarefazione delle riserve idriche. Sette comuni sono sostenuti sul piano tecnico, organizzazionale e finanziario per avviare la produzione di derrate alimentari verso una base sostenibile (SWISSAID).

Miglioramento dell’accesso al mercato e promozione di strutture sostenibili

  • In Bangladesh, un programma di creazione di fonti di reddito tocca più di un milione di famiglie povere. 3000 nuovi fornitori di servizi locali collaborano con i piccoli contadini e assicurano il collegamento con i mercati regionali (Helvetas)
  • In Tagikistan, dove circa l’80% della popolazione vive di agricoltura e allevamento, vengono impartite lezioni sulla sostenibilità, l’aumento della produttività e la commercializzazione. I prodotti possono così essere venduti anche a miglior prezzo (Caritas)

Lotta contro il landgrabbing e presa di coscienza dei diritti fondiari legittimi

  • In Colombia, i diritti della popolazione contadina non sono garantiti. Gli ecosistemi sono minacciati dall’estrazione d’oro e di rame. I piccoli contadini  afro-americani sono sostenuti nella difesa del suolo, del loro modo di vita e della loro identità (Sacrificio Quaresimale)
  • Nello stato federale del Mato Grosso do Sul, in Brasile, la comunità indigena dei Guarani-Kaiowà lotta contro le monoculture (soja, canna da zucchero) che distruggono le basi della vita. A tal fine  ricevono un sostegno giuridico e politico (EPER)

Sostegno alla lotta  per un impiego e condizioni di lavoro dignitose

  • In Thailandia vivono e lavorano circa tre milioni di clandestini della Cambogia e del Myanmar, privi di qualsiasi protezione. La loro situazione giuridica e le loro condizioni di vita sono rafforzate con organizzazioni partner (Solidar Svizzera)
  • Nelle fabbriche cinesi dove è fabbricato uno smartphone su due, le condizioni di lavoro sono spesso disumane: prodotti chimici tossici, ore supplementari non retribuite, salari da fame... L’organizzazione Sacom documenta gli abusi e si impegna per migliorare le condizioni di lavoro (Pane per tutti)

Accesso all’educazione per tutti

  • In Nepal, con l’Employment Fund, è stato lanciato un programma innovatore di formazione professionale, associato ad un programma di retribuzione di base coronato da successo. Dal 2007, più di 100'000 persone sono state formate in più di 23 impieghi diversi. Uno studio dell’EPFZ ha confermato che l’impatto è notevole  (Helvetas)
  • In Zimbabwe quasi nessuna famiglia è risparmiata dalla pandemia dell’AIDS. I giovani stigmatizzati sono aiutati tramite un programma di formazione e un sostegno psico-sociale (Terre des Hommes Svizzera)

Sostegno alle donne e al loro ruolo nella società

  • In Uganda molte famiglie contadine vivono al limite della soglia di povertà e il potere decisionale delle donne è molto limitato. La Rural Women Development Association sostiene le donne e le ragazze, le forma all’agro-ecologia e dà loro piste per creare nuove fonti di reddito (Biovision)

Cure mediche

  • In Togo, si lotta contro malattie mortali – di cui fa parte, oltre alla malaria, anche la diarrea – rafforzando la presa di coscienza delle questioni sanitarie nei "club delle madri (Croce Rossa Svizzera)