Record per il denaro sporco dei paesi in sviluppo

Schwarzgeld
16.12.2014
Comunicato
A causa di flussi finanziari illeciti, ogni anno si producono buchi miliardari nei budget dei paesi in sviluppo. Responsabili sono gli evasori fiscali e i potentati corrotti che investono il loro denaro in paradisi fiscali.

Comunicato Stampa di Alliance Sud del 16.12.2014

Nel 2012, i flussi di denaro sporco dei paesi in sviluppo hanno raggiunto la cifra record di 991 miliardi di dollari. Questa cifra rappresenta oltre dieci volte l’importo dell’aiuto pubblico allo sviluppo. E’ questa la conclusione di un nuovo studio di Global Financial Integrity, noto istituto di ricerca.

I paesi in sviluppo perdono ogni anno, a causa di trasferimenti finanziari di evasori fiscali, di funzionari corrotti e di altri criminali che investono i loro averi all’estero, importi miliardari. Questi soldi potrebbero invece essere utilizzati per lottare contro la povertà e proteggere il clima. Il noto istituto di ricerca con sede a Washington Global Finance Integrity ha pubblicato oggi le stime più recenti sull’importo di questi flussi finanziari illeciti.

Lo studio “Illicit Financial Flows from Developing Countries: 2003-2012”, giunge alla spaventosa conclusione che i flussi di denaro sporco dei paesi del Sud, nel 2012 hanno raggiunto l’importo record di 991,2 miliardi di dollari. Questo rappresenta 11 volte l’importo dell’aiuto pubblico allo sviluppo e va ben oltre l’importo totale degli investimenti diretti privati che durante quest’anno sono andati nei paesi interessati.

Una buona parte dei flussi finanziari illeciti proveniva, secondo lo studio, da paesi in sviluppo ed emergenti avanzati come la Cina, la Russia, l’India e il Messico. Se si paragona l’importanza di flussi di denaro sporco con la dimensione dell’economia, i paesi dell’Africa sub-sahariana sono in prima linea: i flussi finanziari illeciti vi hanno rappresentato nel 2012 circa il 4,5 percento del prodotto interno lordo (PIL). In media, in tutti i paesi in sviluppo, circa il 3,6 percento del PIL va perso in trasferimenti all’estero di denaro sporco.

Per Alliance Sud, la comunità di lavoro di politica di sviluppo delle organizzazioni svizzere di cooperazione internazionale, è chiaro che la Svizzera ha la sua parte di responsabilità. “Nei paesi in sviluppo, la Svizzera resta ancora un rifugio sicuro per gli averi di evasori fiscali e funzionari corrotti”, ha spiegato Mark Herkenrath, esperto fiscale presso Alliance Sud.

La legge sull’estensione dell’assistenza amministrativa ai paesi con i quali la Svizzera ha un accordo fiscale, attualmente in consultazione, potrebbe essere di una certa utilità, così come la nuova legge sul blocco e la restituzione degli averi dei potentati, al momento al vaglio del Parlamento. La legge arriverà in febbraio sui banchi della commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale, ma per molti parlamentari borghesi si spinge troppo lontano.