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Comunicato stampa
La ricostruzione dell’Ucraina mette a repentaglio la cooperazione allo sviluppo
10.04.2024, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale ha preso oggi la decisione sugli aiuti all’Ucraina attesa da mesi: nei prossimi dodici anni intende stanziare per la ricostruzione 5 miliardi di franchi. Passa in sordina però che in tal modo la cooperazione svizzera allo sviluppo, che ha dato buona prova di sé, viene letteralmente annientata.

Dal 2025 l’Ucraina riceverà più fondi di tutti i programmi bilaterali della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) nell’Africa subsahariana messi insieme. Grafico di Alliance Sud
È indiscutibile che per la ricostruzione dell’Ucraina siano necessari ingenti fondi e che anche la Svizzera debba fornire un contributo finanziario sostanziale all’aiuto umanitario e alla ricostruzione. Secondo quanto deciso dal Consiglio federale, il sostegno all’Ucraina fino al 2028, pari a 1,5 miliardi di franchi, dovrà essere finanziato attingendo al 100% dal bilancio della cooperazione internazionale, il che è assolutamente inaccettabile. Inoltre, il finanziamento dei restanti 3,5 miliardi non è ancora stato chiarito. Anche in questo caso, sussiste il rischio che i fondi vengano stanziati a scapito della CI.
Il Consiglio federale ignora la consultazione
Nel 75% delle risposte alla consultazione sulla strategia di cooperazione internazionale (CI) 2025 2028 il parere è che gli aiuti all’Ucraina non debbano essere forniti a scapito di altre regioni e priorità della CI, come l’Africa subsahariana o il Medio Oriente. Lo pensano 5 partiti su 7 (il Centro scrivendo parole molto chiare) e 9 Cantoni. Solo 3 dei 215 partecipanti alla consultazione si sono mostrati esplicitamente favorevoli a fornire gli aiuti all’Ucraina a spese della CI (il 24% non si è espresso sulla questione). Anche la Commissione consultiva per la cooperazione internazionale del Consiglio federale si è detta contraria al finanziamento dell’Ucraina a spese dei più poveri. Continuare ad aggrapparsi al miliardo e mezzo del bilancio della CI 2025 2028 per il finanziamento dell’Ucraina equivale quindi a ignorare completamente il processo di consultazione.
Il Parlamento deve rispettare la volontà del popolo
Ora solo il Parlamento può correggere la decisione sbagliata del Consiglio federale. Il Parlamento discuterà e adotterà la Strategia di cooperazione internazionale 2025 2028 nella sessione autunnale e nella sessione invernale. «Dobbiamo evitare che la cooperazione svizzera allo sviluppo, che ha dato buona prova di sé, venga letteralmente annientata», sostiene Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, centro di competenza per la cooperazione internazionale e la politica di sviluppo. Ciò consentirebbe anche al Parlamento di rispettare la volontà del popolo, il quale secondo il sondaggio del Centro per lo sviluppo e la cooperazione del Politecnico di Zurigo (NADEL) attribuisce più importanza alla cooperazione allo sviluppo che all’esercito. Secondo lo Studio sulla sicurezza 2024 del Politecnico federale di Zurigo, le persone favorevoli a un aumento dei finanziamenti per il Sud globale sono la netta maggioranza, persino nel centro politico.
Ulteriori informazioni:
Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, tel. 031 390 93 30, andreas.missbach@alliancesud.ch
Medienmitteilung
Fondi privati per la cooperazione allo sviluppo?
01.10.2020, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale vuole diversificare e rafforzare la cooperazione allo sviluppo in collaborazione con il settore privato e testare nuovi strumenti finanziari. Alliance Sud analizza il potenziale, i limiti e i rischi di questo approccio.

© Gerd Altmann / Pixabay
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Comunicato stampa
La Svizzera non raggiunge i suoi obiettivi
16.04.2020, Finanziamento dello sviluppo
Le cifre attuali dell‘OCSE mostrano che nel 2019, la Svizzera ha consacrato di nuovo solo lo 0.44% del suo RNL all'aiuto pubblico allo sviluppo (APS). Manca persino la quota del 0.5% approvato dal Parlemento. Alliance Sud ne richiede infine lo 0.7%.

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Comunicato stampa
Nessun segnale di solidarietà internazionale
15.06.2020, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio nazionale non vuole intensificare l’impegno internazionale della Svizzera. Diverse proposte hanno sollecitato l’incremento dei crediti quadro per la cooperazione internazionale (2021-2024). Il Consiglio nazionale le ha respinte tutte.

© Michael Stahl/Keystone
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Medienmitteilung
Risparmiare a tutti i costi
23.08.2016, Finanziamento dello sviluppo
La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati vuole tagliare drasticamente nell’aiuto allo sviluppo – senza farsene accorgere, pare, poiché non si era pronunciata sul credito per la cooperazione internazionale.

© Kurt Michel/pixelio.de
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Medienmitteilung
La ragione invece di risparmi illusori
02.06.2016, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio nazionale rinuncia a tagli troppo drastici nella cooperazione allo sviluppo. Domande per deviare l’aiuto allo sviluppo dal suo obiettivo non hanno trovato maggioranza.

© Christoph Gödan/Keystone
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Medienmitteilung
Prendere quota prima della caduta?
13.04.2016, Finanziamento dello sviluppo
Nel 2015, la Svizzera ha adempiuto l’obiettivo fissato dal Parlamento di devolvere lo 0,5% del reddito nazionale lordo alla cooperazione allo sviluppo. Ma il futuro si annncia molto diverso.

© Christian Bopst/Heks
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Medienmitteilung
Tagli al budget miopi e inadeguati
17.02.2016, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale non mantiene le promesse di aumentare progressivamente l'aiuto allo sviluppo. Nella cooperazione allo sviluppo, le cause delle migrazioni possono essere combattute più efficacemente.

© Kurt Michel/pixelio.de
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Medienmitteilung
La Svizzera risparmia sulle spalle del mondo
03.12.2015, Finanziamento dello sviluppo
l Consiglio nazionale ha accettato drastici tagli nell’aiuto allo sviluppo nel budget 2016. Per il 2017-2019, il Consiglio federale prevede altre economie sulle spalle della cooperazione internazionale.

© Kurt Michel/pixelio.de
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Meinung
Aiuto d’urgenza sì, ma non così
18.09.2015, Cooperazione internazionale, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale vuole aumentare l’aiuto d’urgenza per la Siria e altri paesi in crisi. E’ assolutamente necessario. Ma Alliance Sud critica questa decisione di prendere soldi nella CAS a lungo termine. (in francese)

© Pascal Mora
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