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Comunicato stampa
12 punti nella guerra per la pace
09.05.2022, Cooperazione internazionale
Non è la sicurezza territoriale della Svizzera a essere minacciata, bensì la sicurezza umana sul piano mondiale. Ed essa richiede una politica di pace lungimirante invece di un assurdo dibattito sul riarmo.
© KEYSTONE/Michael Buholzer
Il Consiglio nazionale discuterà oggi una mozione della sua Commissione della politica di sicurezza che chiede di aumentare le spese per l’esercito. Per Alliance Sud, questa è la risposta sbagliata alla domanda sbagliata: non è la sicurezza territoriale della Svizzera a essere minacciata, bensì la sicurezza umana sul piano mondiale. Ed essa richiede una politica di pace lungimirante invece di un assurdo dibattito sul riarmo.
Già poco dopo l'invasione russa in Ucraina, i politici borghesi avevano chiesto a tambur battente due miliardi di franchi in più all'anno per l'esercito. Un sacco di soldi, soprattutto se si confrontano con i 53 milioni aggiuntivi messi a disposizione finora dalla Confederazione per l'aiuto umanitario della Svizzera in Ucraina. E soldi mal investiti, vista l'inutilità dell'esercito svizzero di fronte alle devastanti conseguenze globali della guerra.
Nella sua presa di posizione, Alliance Sud − il centro di competenza svizzero per la cooperazione internazionale e la politica di sviluppo − delinea i 12 punti più importanti per attuare una politica di pace lungimirante: una cooperazione internazionale efficace, un sistema economico equo e una democrazia forte sono i presupposti fondamentali per la sicurezza umana nel mondo.
Prevenzione delle crisi invece di corsa al riarmo
Nel contesto dei dibattiti parlamentari in corso e in vista della prevista conferenza sull'Ucraina a Lugano, Alliance Sud esorta i politici svizzeri ad affrontare le attuali crisi globali in modo più lungimirante e coerente rispetto al passato e a rifiutare le risposte semplici ma inutili ai nuovi rischi per la sicurezza. "La cooperazione internazionale è la migliore prevenzione delle crisi e la sicurezza della Svizzera non dipende da più armi, ma dalla nostra solidarietà e compatibilità col mondo", dichiara Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud.
Per ulteriori informazioni:
Andreas Missbach, Direttore Alliance Sud, Tel. +41 31 390 93 30, andreas.missbach@alliancesud.ch
Marco Fähndrich, addetto stampa Alliance Sud, Tel. +41 79 374 59 73, marco.faehndrich@alliancesud.ch
Comunicato stampa
Una strategia senza i dovuti finanziamenti
20.06.2023, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale ha avviato oggi la procedura di consultazione sulla strategia di cooperazione internazionale (CI) 2025-2028. Risulta evidente come non vengano stanziati i finanziamenti necessari per questa continuità.
Patricia Danzi, Direttrice della DSC.
© Alliance Sud
Con la fine dell’impegno della cooperazione svizzera allo sviluppo in America latina, decisa tre anni fa per la fine del 2024, i fondi a disposizione dovranno essere trasferiti verso altre regioni prioritarie, in particolare l’Africa subsahariana, nonché il Nord Africa e il Medio Oriente. Il Consiglio federale vi ha però rinunciato per la prossima strategia: dal 2025 al 2028 vorrebbe piuttosto mettere a disposizione dell’Ucraina 1.5 miliardi di franchi, prendendoli dal calderone della CI. Non solo questo è poco solidale, ma anche poco credibile. Se 1.5 miliardi di franchi dovessero essere riservati all’Ucraina, senza estendere il quadro finanziario, ciò avrebbe gravi conseguenze per altre regioni.
«Ci impegniamo affinché il sostegno svizzero all’Ucraina non venga pagato dalla popolazione del Sud globale», spiega Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud. «I fondi per la ricostruzione dell’Ucraina devono essere considerevolmente incrementati, ma andrebbero concessi in aggiunta alla cooperazione internazionale».
I crediti d’impegno per il quadriennio 2025-2028 prevedono inoltre un ampliamento dell’aiuto umanitario, a scapito della cooperazione allo sviluppo a lungo termine. «Ciò rappresenta un onere supplementare per i progetti a lungo termine, i programmi e i partenariati già esistenti, un onere che noi non possiamo sostenere», sottolinea Andreas Missbach. Per ulteriori misure d’emergenza e l’aiuto immediato in caso di crisi e catastrofi è già a disposizione, grazie allo strumento dei crediti supplementari, un mezzo di finanziamento flessibile.
Il mandato di base della CI va messo al centro
Il sovrapporsi delle crisi e della guerra d’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina hanno portato a una grave involuzione nella lotta alla povertà e a un aumento della disuguaglianza globale. Il divario tra la necessità d’intervento urgente e i mezzi a disposizione sta quindi assumendo proporzioni inquietanti. Per questo motivo Alliance Sud intende impegnarsi, nella procedura di consultazione, a favore di una CI svizzera che metta al centro il mandato costituzionale – debellare povertà e indigenza – e che di conseguenza si allinei all’Agenda 2030 dell’ONU.
Per ulteriori informazioni:
Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 30, andreas.missbach@alliancesud.ch
Laura Ebneter, responsabile cooperazione internazionale, Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 32, laura.ebneter@alliancesud.ch
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