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Progetto fiscale e finanziamento dell’AVS

22.01.2019, Finanza e fiscalità

Il 19 maggio si voterà sulla riforma dell’imposizione delle imprese, che il Parlamento ha legato al finanziamento supplementare dell’AVS. Dal punto di vista dello sviluppo, la proposta, che fa seguito al rifiuto della RII III, non è un progresso.

Dominik Gross
Dominik Gross

Esperto in politica fiscale e finanziaria

Progetto fiscale e finanziamento dell’AVS

Il collegamento da parte del Parlamento di due affari politici - l'imposizione delle imprese e il finanziamento dell'AVS - è ampiamente definito di mercanteggiamento.
© Pixabay

Dopo l’esito del referendum contro la Riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS, gli elettori si pronunceranno di nuovo sulla riforma dell’imposizione delle imprese, rimasta in sospeso. L’analisi della politica fiscale fatta da Alliance Sud mostra che, dal punto di vista della politica di sviluppo, la proposta non contiene alcun progresso significativo rispetto alla riforma dell’imposizione delle imprese III (RII III), che è stata rifiutata due anni fa. Ancora una volta, è previsto di sostituire i vecchi regimi fiscali speciali, che nuociono allo sviluppo, con dei nuovi.

La proposta attuale è volta a dare all’imposizione svizzera delle società una forma accettata internazionalmente e ad abolire definitivamente i vecchi regimi fiscali speciali, riservati esclusivamente ai benefici dei gruppi stranieri tassati in Svizzera. E’ una buona cosa dal punto di vista dello sviluppo. Al contempo però, crea nuove possibilità per le multinazionali di trasferire i profitti. Spostando i profitti verso paesi dalla pressione fiscale ridotta, come la Svizzera, le imprese privano i paesi in via di sviluppo di introiti fiscali potenziali stimati a 200 miliardi di dollari all’anno.

L’analisi dettagliata fatta da Alliance Sud del nuovo strumento di dumping fiscale della Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS mostra che la nuova politica fiscale svizzera contemplata non è compatibile con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. La Svizzera, che è il  paese con la più alta densità di sedi di multinazionali per abitante, ha una responsabilità particolare nella lotta contro le disuguaglianze sociali nel mondo e per il finanziamento adeguato dell’Agenda 2030.

Per via del dumping fiscale di giuridizioni dalla fiscalità bassa come la Svizzera, l’imposta sulle società è in diminuzione in tutto il mondo da decenni. Ciò impedisce di fornire i servizi pubblici sanitari, educativi o di infrastrutture più urgenti ai gruppi sfavoriti della popolazione nei paesi in via di sviluppo. La Svizzera non è un parassita del treno che porta nel baratro la fiscalità internazionale delle imprese – è una delle locomotive e lo resterà con la Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS. 

Nonostante le lacune notevoli della parte fiscale del disegno di legge, Alliance Sud si astiene dal dare indicazioni di voto sulla Riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS. La parte AVS del disegno di legge porta su una questione di politica interna che oltrepassa il mandato di politica di sviluppo dell’organizzazione. Al contempo, i membri di Alliance Sud hanno opinioni divergenti sulla possibilità di pervenire ad una riforma dell’imposizione delle imprese giusta dal punto di vista dello sviluppo al di là della proposta attuale. Ciononostante è chiaro che detta riforma rimane necessaria indipendentemente dal risultato del voto di maggio.